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Redazione

Giu 04, 2012

Il cielo non è il tuo limite

Chi sta muovendo i vostri fili? Chi ha il controllo della vostra vita e del vostro destino? Avete un quadro chiaro di chi siete e dove state andando o vi muovete su passi confusi ed incerti?

Se avete un pizzico di curiosità e provate a guardarvi intorno, non vi ci vorrà molto a comprendere e a giungere alla conclusione che la maggior parte delle persone vivono come fossero dei burattini smarriti. Hanno perso il controllo, compiono un passo di rado e si limitano ad assistere alla propria vita quasi da spettatori, inerti e con lo sguardo assente in una bolla di vuoto proprio come marionette smosse dalle sole circostanze e dall’onnipresente logica della casualità.

Ancora più triste è il fatto che la maggior parte di essi si siano rassegnati alla situazione e non vedano appigli a cui aggrapparsi nel pozzo in cui volontariamente sono caduti a fatica, o vie d’uscita dal tunnel in cui si sono rifugiati per paura dei raggi di luce e il peggio è quella sensazione di sparire, di uscire dalla propria testa, di essere soltanto indistinto panico e sussulti di paura. Pensieri come brandelli di ribellione – brividi – il volto irrigidito in una smorfia per riuscire a tenere gli occhi chiusi – per riuscire a non guardare il sole.

A volte però, capita che un istante vi catturi. Magari siete lì, intenti a deprimervi nauseati dal mondo e poi, come un fulmine improvviso, figlio di chissà quale cielo, quel momento vi prende per la collottola e vi scuote, scuote i vostri fili impolverati.
E da bravi burattini, aprite gli occhi gettando una timida occhiata sulla mappa della vostra vita. E vi renderete subito conto che finora magari, avete osservato una mappa sbagliata o che avevate quella giusta solo che era capovolta. O forse eravate voi a essere capovolti e ingarbugliati nelle vostre stesse corde, nascosti dietro al dito del “Non lo sapevo”.

Ma l’ignoranza non è una difesa. Il vecchio detto che “ciò che non sai non ti farà male” non è vero! Quello che non si conosce può e sicuramente ti farà del male. Se non sapete che si può essere ricchi, vivrete al di sotto delle vostre capacità.  Se non sapete che la vita può e deve essere vissuta e amata, la “beata ignoranza” vi permetterà di trascorrere le vostre giornate in miseria.

Ecco perché è necessario che prendiate il controllo, che vi sediate al posto di guida, che con una mossa decisa spezziate i fili e diventiate scalatori intrepidi. Molti di noi hanno fatto si che fossero carriera e posti di lavoro a imporci ciò che facciamo e quando lo facciamo. Altre volte semplicemente abbiamo chiuso noi stessi in un cassetto e buttato via la chiave perché non sapevamo quello che volevamo personalmente e perchè è molto più semplice dire “ Non è stata colpa mia”. La verità è che, mentre il mondo non è responsabile di ciò che fa e di quello che  vi accade, voi siete responsabili del vostro modo di rispondere alle esperienze che quotidianamente vivete. Tu e solo tu!

Solo tu puoi crederci e sfidare la realtà, scegliere come vivere e imparare come si fa. E non è necessario perdersi in astruse strategie, perchè tu lo sai che puoi ancora vincere affidandoti al coraggio delle tue idee. Che cosa siete in grado di raggiungere? Ciò che sognate è una prospettiva realistica o pensiate sia pura follia? C’è un limite a quanto in alto si dovrebbe puntare? La risposta a questa domanda è dentro di voi. Riflettete. Se la vostra mente, e quindi voi stessi, può accettare che una cosa è realizzabile, saprà trovare il modo per far si che si concretizzi. Dipende da voi e da quanto ci credete. Le vostre possibilità sono limitate solo dal vostro pensiero. Utilizzate il vostro potenziale. Essere tutto ciò che si può essere in modo da non sprecarne nessuna singola goccia.

Marianne Williamson ha detto: “La nostra paura più profonda non è quella di essere inadeguati. La nostra paura più profonda è che siamo potenti oltre misura. E ‘la nostra luce, non la nostra oscurità, che più ci spaventa. Ci chiediamo, chi sono io per essere brillante, pieno di talento e favoloso? In realtà, chi sei tu per NON esserlo? ”

Buona vita!

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